Un intenso e ininterrotto controllo del territorio, un’assidua attività di recupero dei reperti rinvenuti, un approfondito studio della cultura di Golasecca ed una graduale specializzazione nelle tecniche di conservazione e restauro caratterizzano l’impegno prevalente della sezione archeologica.

L’associazione si adopera, in accordo con gli Enti istituzionali di tutela, ad un costante monitoraggio del territorio assicurando soprattutto assistenza archeologica nei lavori di escavazione concomitanti perlopiù con l’avvio di nuovi cantieri edilizi.
Ciò consente, in considerazione soprattutto della forte caratterizzazione archeologica dell’area, di portare ancora oggi in luce numerosi reperti riferibili in gran parte a sepolture ipogee distribuite in piccole necropoli.
Pur trattandosi il più delle volte di situazioni già compromesse in antico, grazie a scavi condotti, sotto la direzione della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, secondo i più aggiornati criteri d’indagine, è stato possibile, nel corso di oltre due decenni di attività, ricavare attendibili e importanti informazioni che hanno considerevolmente ampliato su base statistica e documentale le conoscenze dell’evoluzione antropica del basso Verbano.

Nel dicembre 2003 è stata inaugurata, nel parco comunale G. Sibilia di Castelletto Sopra Ticino una significativa area archeologica che ospita monumenti funerari rinvenuti in ambito locale.

Occasionalmente è stato possibile intervenire in contesti particolarmente integri come nella necropoli di Pombia (NO), negli anni 1994–1995, del VI – inizi V sec. a.C. e di via Del Maneggio a Castelletto Sopra Ticino tra gli anni 2000-2003 con reperti del IX – inizi VII sec. a.C.

All’attività “sul campo” si affianca quella di laboratorio presso la sede di via Gramsci, dove viene coordinato il lavoro di pulizia, catalogazione, schedatura, consolidamento e messa in sicurezza dei materiali.
Si tratta di un lavoro delicato e complesso che grazie a specifiche e consolidate competenze, acquisite presso laboratori specializzati e corsi di perfezionamento, si pone come obiettivo quello di consentire una prima lettura dei reperti funzionale al costante aggiornamento del database che ha reso possibile la realizzazione di una puntuale carta archeologica.
L’attività di catalogazione, studio e allestimento dei reperti assume particolare rilievo in occasione della preparazione di eventi espositivi o di supporto a tesi di laurea.