È ubicata nel parco pubblico “Giovanni Sibilia”.
Venne allestita a cura del G.S.A.C. con la consulenza della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e fu inaugurata il 14 dicembre 2004.
Ospita alcune testimonianze tipiche della cultura di Golasecca. Accanto ad una tomba a cassone litico di notevoli dimensioni, ivi fedelmente riposizionata nel 1996 dopo il rinvenimento in Via Ramacci, nella proprietà Valli, sono stati ricostruiti tre recinti funerari “cromlech” in grossi ciottoli di fiume emersi tra il 2001 ed il 2003 negli scavi di via del Maneggio e databili tra il IX e l’VIII secolo a.C.
Uno, a forma rettangolare, indica una sepoltura femminile; due, circolari, sono riferibili a defunti maschili. Queste strutture monumentali costituiscono la legittimazione delle famiglie dominanti e sono formati da terra accumulata a basso tumulo che, in origine, era sormontato da un signacolo di pietra.
Nei pressi un apposito riparo protegge due stele imponenti venute alla luce nel 1997 all’inizio di via Beati. Una, decorata a coppelle su entrambe le facce, lascia presumere un posizionamento verticale; l’altra, pure coppellata ed incisa con segni ad ascia su una sola superficie, era probabilmente disposta in senso orizzontale con funzione di altare per offerte liquide.